Migliori farmaci per la cura delle vene varicose

Cosa sono le vene varicose (varici)
Le vene varicose sono una patologia del sistema venoso che solitamente interessa gli arti inferiori. Ad esserne maggiorente colpite sono le donne ma anche gli uomini non sono esclusi. Il problema dovuto alla normale circolazione sanguigna è dovuto da diversi fattori, come quello genetico ma anche lo stile di vita che uno conduce, e oltre ad essere anti estetiche possono provocare fastidi, pruriti, arrossamenti fino a vero proprio dolore. Sono moltissime le persone che soffrono di questa patologia e il consiglio è quello di non sottovalutarla e correre subito ai ripari.
Diagnosi delle vene varicose
Per curare le vene varicose, è indispensabile rivolgersi a un professionista specializzato in questa patologia ed affidarsi ai suoi consigli sia in termini di eventuale intervento chirurgico sia in termini di terapia cronica.
Esistono diversi farmaci che si possono utilizzare per cercare di porre rimedio al problema o almeno di limitarne la progressione e i conseguenti danni all’organismo.
Innanzitutto, una buona regola generale è sempre quella di non aspettare che la patologia si sviluppi nel tempo, ma intervenire il prima possibile, già alla comparsa dei sintomi iniziali, e fare una corretta diagnosi delle vene varicose.
Non bisogna dimenticare infatti che una condizione di varici trascurata potrebbe dare origine a pericolosi fenomeni come episodi di flebite, ulcerazione, infezione ed emorragia. Il medico, di fronte a un paziente che soffre di vene varicose, come primo step raccoglierà un’attenta anamnesi circa la storia fisiologica e patologica dell’individuo, dopodiché procederà a un’attenta visita e analisi dettagliata del sintomo.
Tale patologia si caratterizza proprio per un decorso estremamente soggettivo e quindi è fondamentale rivolgersi a un professionista che sia in grado di focalizzare la situazione senza ricorrere a cure universali e spesso, in quanto tali, inefficaci.
VEDI ANCHE: Come prevenire le vene varicose
Farmaci consigliati per curare le vene varicose
I principi attivi che vengono proposti per la terapia delle vene varicose sono piuttosto eterogenei e vengono classificati in base al loro meccanismo d’azione. Essi si dividono in tre categorie:
- anticoagulanti;
- profibrinolitici;
- flebotonici;
1) Farmaci anticoagulanti per le vene varicose
I farmaci anticoagulanti sono una categoria di principi attivi che hanno la funzione di interferire con la fisiologica coagulazione del sangue. Tale fenomeno fa parte dei meccanismi di difesa dell’organismo e viene messo in atto tutte le volte in cui i vasi sanguigni sono lesionati, per bloccare il prima possibile la fuoriuscita di sangue dal corpo. In alcune condizioni patologiche, però, quello che nasce come processo utile e di vitale importanza, può diventare dannoso in quanto iper-attivato, e pertanto deve essere tenuto sotto controllo mediante un’opportuna terapia con anticoagulanti.
I pazienti affetti da vene varicose rientrano in questo discorso in maniera piuttosto trasversale, dato che non si può affermare che la loro problematica derivi da un’alterata coagulazione ematica, quanto piuttosto che quest’ultima si possa verificare come fenomeno secondario.
Le varici infatti, per la loro conformazione irregolare e tortuosa, costringono il sangue ad abbandonare il suo normale flusso laminare per assumere un moto turbolento, che promuove la formazione di trombi ed emboli poiché induce le piastrine circolanti a scontrarsi tra di loro.
I farmaci anticoagulanti più utilizzati sono gli eparinoidi, come l’eparan-solfato e il sulfopoliglicano, e la via di somministrazione caldamente consigliata è quella topica, sotto forma di creme e unguenti da applicare esclusivamente sulla zona anatomica interessata.
2) Farmaci profibrinolitici per le vene varicose
Le vene varicose rappresentano per il sistema circolatorio una condizione alterata, un’anomalia di fronte alla quale l’organismo inevitabilmente mette in atto dei processi di compensazione. I vasi sanguigni con presenza di varici vengono percepiti come lesionati e pertanto subentra un’eccessiva attivazione della fibrina, la proteina serica responsabile della formazione del temuto tappo piastrinico.
Esso a sua volta può rappresentare un’importante fattore predisponente per lo sviluppo di vene varicose, innescando in tal modo un pericoloso circolo vizioso da cui l’organismo non riesce a uscire con le proprie forze.
Ecco perché si interviene con i farmaci profibrinolitici, come ad esempio quelli a base di streptochinasi: si tratta di un potente enzima di origine batterica, da somministrare per via endovenosa sotto stretta sorveglianza medica. Altri principi attivi a cui si può fare ricorso sono il sodio-tetradecil-solfato, l’etanolammina oleato, polidocanolo e sostanze sclerosanti di vario tipo.
3) Farmaci flebotonici per le vene varicose
I farmaci flebotonici sono probabilmente quelli più utilizzati per la cura delle vene varicose, dal momento che forniscono un meccanismo d’azione più mirato al problema e non semplicemente una limitazione nei confronti delle sue ripercussioni secondarie.
Tali medicinali infatti esercitano il loro effetto migliorando il tono della parete delle vene, e tale azione diventa particolarmente preziosa proprio in caso di varici. Inoltre, come diretta conseguenza di questo risultato, il paziente avverte un significativo giovamento della sensazione di pesantezza ed affaticamento a carico degli arti inferiori.
Tra i principi attivi più impiegati ci sono i flavonoidi, molecole ampiamente diffuse nel regno vegetale, caratterizzate da una struttura chimica tipicamente ad anello con dei gruppi ossidrilici.
Essi sono in grado di diminuire la tendenza all’aggregazione da parte degli eritrociti e di potenziare la resistenza dell’endotelio vascolare di capillari, arteriole e venule, promuovendone l’intrinseca elasticità ed evitandone l’irrigidimento. Altri principi flebotonici che si sono rivelati utili per la cura delle vene varicose sono quelli destinati all’insufficienza venosa, in quanto quest’ultima disfunzione rappresenta un fattore predisponente allo sviluppo della patologia.

Integratori naturali per le vene varicose
Il mondo vegetale offre una vasta gamma di principi attivi fitoterapici che si possono impiegare con un certo successo nella terapia delle varici; ad esempio l’ippocastano fornisce molecole che presentano effetti:
- decongestionanti,
- anti-edemigeni,
- capillaro-protettivi.
Anche la centella asiatica, la vite rossa, il rusco e il mirtillo nero si caratterizzano per uno spiccato trofismo nei confronti del sistema vascolare: è stata accertata una spiccata affinità tra i principi attivi in essi contenuti e gli specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule endoteliali.
Infatti, dopo un’assunzione regolare della durata di almeno qualche mese di prodotti contenenti questi vegetali, i pazienti hanno riferito un complessivo miglioramento delle condizioni delle vene, sia superficiali che profonde.
Anche i piccoli capillari eventualmente esposti sull’epidermide, sono andati incontro a un progressivo approfondimento nel tessuto sottocutaneo, con un conseguente perfezionamento anche da un punto di vista estetico.
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