Quali sono i trattamenti chirurgici per la cura delle varici

Vene varicose e disturbi collegati
Per vene varicose si intende un insieme di disturbi circolatori provocati dallo sfiancamento delle pareti vasali e conseguente alterazione dl flusso ematico. Questa patologia, che colpisce prevalentemente le donne over-50, dipende da numerosi fattori predisponenti e da cause scatenanti che gradatamente provocano un’alterazione delle vene. Conosciute anche col nome di varici, esse si manifestano con estrusione di porzioni vasali, che assumono la forma di sacchetti più o meno voluminosi, spesso raggomitolati su sé stessi.
Come conseguenza la circolazione viene rallentata fino a cessare del tutto nell’area dilatata, che funge da contenitore per il sangue. Tale stasi ematica può determinare anche un rigonfiamento dei tessuti circostanti, accompagnato da iper-termia, dolore e senso di pesantezza, che dal punto specifico si irradia a tutta la gamba.
Le persone in sovrappeso di norma sono le più esposte a simili problematiche, dato che l’eccesso ponderale provoca una forza tensiva a livello degli arti inferiori. Il funzionamento delle vene delle gambe è sostanzialmente quello di portare il sangue verso il cuore, vincendo la forza di gravità che lo attrae invece verso il basso.
Ritorno venoso: da cosa dipende
Il ritorno venoso dipende da vari fattori, tra cui soprattutto le contrazioni della tonaca muscolare vasale e il funzionamento delle valvole a nido di rondine, struttura anatomiche formate da due lembi di tessuto connettivale.
Nel momento in cui il liquido ematico viene spinto verso il cuore questi lembi si aprono, mentre vengono perfettamente sigillati per evitare il rischio di flusso retrogrado.
Nei casi in cui la loro fisiologia non è adeguata, può succedere che piccoli volumi di sangue subiscano un processo di stasi, responsabile dello sfiancamento delle pareti vasali. I pazienti affetti da simili disturbi generalmente non hanno sufficiente collagene ed elastina, per cui le loro vene sono meno elastiche e quindi più facilmente dilatabili.
Trattamenti terapeutici vene varicose
Le vene varicose richiedono sempre trattamenti terapeutici in quanto non sono in grado di guarire da sole, ma al contrario tendono a peggiorare. Nelle prime fasi è consigliabile sottoporsi a una visita flebologica per definire il grado del disturbo (clinicamente le varici sono classificate i 6 categorie, sempre più gravi).
Successivamente è poi possibile stabilire un adeguato iter terapeutico, che può essere di tre tipi:
- conservativo: basato sull’impiego di medicinali e di calze elastiche graduate (elasto-compressive);
- mini-invasivo: che si serve di iniezioni sclerosanti locali per eliminare le fasi iniziali del disturbo (teleangectasie);
- invasivo: che prevede veri interventi chirurgici finalizzati a sfilare parzialmente oppure totalmente la vena ammalata.
Trattamenti chirurgici per la cura delle varici
Di solito il trattamento chirurgico per la cura delle varici è consigliato se le cure conservative non si sono rivelate efficaci oppure se l’estensione della vena malfunzionante è molto notevole. In simili condizioni qualsiasi altro approccio terapeutico si rivela inadatto e pertanto l’operazione rappresenta l’unica strada percorribile.
Prima di procedere chirurgicamente è sempre opportuno effettuare un certo numero di iniezioni sclerosanti allo scopo di ridurre, per quanto possibile, l’area anatomica su cui intervenire. Bisogna infatti tenere conto del fatto che le pareti venose sono piuttosto fragili e le suture ad esse collegate dovrebbero essere limitate il più possibile. Per questo motivo, l’impiego di farmaci sclerosanti consente di ridurre il campo d’azione e quindi anche i rischi.
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Fleboctomia ambulatoriale
La fleboctomia è un vero e proprio intervento chirurgico di ablazione della parete vasale sfiancata e dilatata che ha perso quindi la sua normale funzione circolatoria. Quando la zona interessata è molto estesa di solito lo specialista preferisce sfilare un ramo venoso completo, per limitare le conseguenze di suture troppo invasive.
Un intervento del genere si pratica in anestesia generale oppure epidurale, in quanto è necessario che il paziente mantenga perfettamente immobili le gambe. Dopo la rimozione del tratto venoso interessato, il chirurgo procede ricongiungendo la porzione a monte della resezione con quella a valle, avendo cura di circoscrivere al massimo la zona da suturare. La fleboctomia viene raccomandata nei casi in cui, oltre a problemi di natura estetica, le varici provocano anche danni funzionali e dolore, oltre a limitare la deambulazione.
Una chirurgia del genere, conosciuta col termine di “stripping” (legatura), consiste innanzi tutto nel legare la vena della gamba, dopo aver praticato due piccole incisioni ben localizzate. La rimozione infatti può essere eseguita soltanto previa legatura, per evitare l’insorgenza di emorragie.
L’intervento ha una durata complessiva compresa tra due e tre ore, dopo le quali il paziente viene rimesso quasi subito in piedi per consentire al flusso sanguigno di riprendere i suoi percorsi abituali e per evitare fenomeni di stasi ematica.
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Fasi di recupero e riabilitazione
Il ricovero per fleboctomia è limitato a 48 ore, salvo complicazioni, ma deve essere seguito da almeno 7-8 giorni di riposo assoluto che il soggetto deve rispettare. Infatti le pareti venose devono cicatrizzare completamente per consentire al flusso sanguigno di riprendere il suo corso regolare, anche tenendo conto della pressione a cui viene sottoposto.
Dopo l’intervento è necessario indossare fin da subito le calze elastiche graduate, mantenendo la gamba sollevata per molte ore al giorno, in modo tale da favorire il ritorno venoso senza sforzare la parete vasale. Può essere utile assumere integratori alimentari come Varicorin a base di principi attivi vaso-protettivi, come centella, ruscus, ippocastano, mirtillo nero e vite rossa.
Sono inoltre consigliati alcuni cicli di farmaci pro-fibrinolitici a anti-edemigeni, per ripristinare il fisiologico flusso ematico e per scongiurare il rischio di formazione di trombi. L’applicazione di gel dome Varilux Premium aiutano a curare in modo efficace le vene varicose donando salute e bellezza alle gambe!
L’intervento di asportazione delle vene varicose deve essere eseguito in strutture attrezzate adeguatamente per una degenza di almeno 2-3 giorni, dato che è indispensabile monitorare con attenzione la fase post-operatoria.
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