Vene varicose: cause e classificazione

Le vene varicose sono un grosso problema di natura estetica e salutare che deve essere risolto. Scopriamo quali sono le cause e i fattori che portano ad un peggioramento di questo disturbo.
Cosa sono le vene varicose (varici)
Le vene varicose (dette anche Varici) sono una patologia del sistema circolatorio del sangue, un fenomeno che colpisce prevalentemente le donne di diversa età. Le vene varicose colpiscono solitamente gli arti inferiori di uomini e donne e oltre ad essere antiestetiche possono essere sinonimo di problemi più gravi. La formazione dei ristagni del sangue che non scorre bene provoca degli accumuli che poi sono visibili anche in superficie. Spesso alle vene varicose sono associati anche prurito e dolore alle gambe. Gli altri sintomi che compaiono con l’insorgenza delle varici sono:
- ipertermia,
- arrossamento,
- dolore,
- formicolio,
- insensibilità,
- desquamazione cutanea,
- dermatite e ulcerazioni.
Quali sono le cause delle vene varicose
Comprendere i motivi per i quali si formano le vene varicose è fondamentale al fine di prevenire questa patologia, cercando di adottare delle sane abitudini quotidiane a partire da un’alimentazione equilibrata e una moderata attività motoria.
Le vene varicose si sviluppano a causa di un’alterazione del sistema venoso alle gambe il quale non è in grado di attuare il corretto svuotamento dando vita alla stasi venosa, ossia un accumulo di sangue nelle vene degli arti inferiori. Quando le vene della gamba non riescono a svuotarsi idoneamente, si va incontro ad un aumento della pressione venosa, pertanto i liquidi necessitano di essere smaltiti in un’altra maniera. Si instaura di conseguenza un compenso del circolo linfatico il quale cerca di agire sul ristagno dei liquidi portando alla formazione di un edema.
Quando la condizione di stasi persiste nel tempo e il sistema linfatico non è più in grado di gestire tale attività, si va incontro allo sviluppo dell’edema a causa del ristagno di liquidi nei tessuti sottocutanei portando ad un aumento dell’ipertensione venosa.
A lungo andare questo fenomeno può provocare una serie di disturbi come la fuoriuscita dei globuli rossi, la comparsa di chiazze e l’insorgere di stati infiammatori causati dal ristagno di proteine dando vita all’infiammazione venosa. In presenza di questa patologia gli arti vengono percepiti duri al tatto, uno stato noto anche come fibrosi sottocutanea.
È possibile quindi affermare che la malattia appartiene a stadi differenti: il primo prevede sintomi compensati tra loro e piuttosto lievi, il secondo si manifesta mediante la comparsa di un edema e di chiazze mentre il terzo è caratterizzato da conseguenze più gravi come fibrosi sottocutanea e ulcere.
Cos’è e come funziona il sistema linfatico
Il sistema linfatico tuttavia svolge un ruolo fondamentale per il sistema venoso in quanto assicura un ottimo supporto alla sua funzione. Nel momento in cui anche il sistema linfatico subisce delle alterazioni possono svilupparsi delle patologie note come disturbi flebo-linfatici.
Occorre considerare che a livello generale il sistema linfatico è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo in quanto consente alla linfa di scorrere nei tessuti corporei al fine di drenare ogni area del corpo. Pertanto è possibile stabilire che il sistema linfatico è indispensabile per combattere l’accumulo e il ristagno di liquidi all’interno dei tessuti, rivelandosi un vero e proprio alleato per tutelare la salute dell’organismo.
I linfonodi, ossia gli organi che producono i linfociti, sono utili per debellare i microrganismi patogeni che intaccano l’organismo mediante il sistema di drenaggio linfatico.

Classificazione delle vene varicose
È possibile distinguere e classificare le vene varicose a cominciare da quelle di grandi dimensioni per poi citare quelle più piccole. Vi sono dunque le seguenti categorie di varici:
- Varici tronculari che includono le vene Safene.
- Varici reticolari, ossia quelle connesse alle Safene.
- Teleangectasie, note anche come microvarici: si tratta di una sorta di dilatazione che interessa la parte finale delle vene.
Escludendo le varici più grandi, è possibile classificare una serie di vene varicose di piccole dimensioni nelle quali sono comprese anche le varici del derma, ossia quelle situate al di sotto del primo strato sottocutaneo, l’epidermide. Queste vene possono essere presenti anche in maniera singolare poiché ognuna di esse non è collegata all’altra, quindi tale condizione può variare da persona a persona.
Principali fattori di rischio
Generalmente le vene varicose vengono definite primitive nel momento in cui non è possibile risalire ad un fattore scatenante specifico: si tratta di una tipologia che caratterizza la maggior parte delle vene varicose. Tuttavia è possibile determinare delle cause che hanno portato al loro sviluppo attraverso un’analisi accurata del paziente.
Esistono alcune condizioni che, col passare del tempo e l’avanzare dell’età, possono favorire la formazione delle vene varicose. Ad esempio, stare in piedi molto tempo nell’arco della giornata può mettere sotto pressione il sistema circolatorio.
Anche la sedentarietà è uno dei principali fattori di rischio in quanto per prevenire questo problema è fondamentale condurre uno stile di vita sano associato ad una moderata attività fisica al fine di mantenere attivo il sistema circolatorio e stimolare il microcircolo venoso.
Le donne sono soggette ad una maggiore predisposizione e spesso possono sviluppare le vene varicose per via di fattori ereditari. In altri casi, lo stato di gravidanza può indurre la comparsa del disturbo.
Le vene varicose possono anche risultare una conseguenza di altre malattie, in questo caso vengono classificate come varici secondarie. Per esempio possono formarsi in seguito a disturbi gravi come la sindrome post-trombotica, ossia lo sviluppo nel tempo di una trombosi venosa profonda.
La stasi di sangue venoso può causare nel tempo la comparsa di un trombo venoso lieve oppure di grave entità per via di un ristagno di piastrine, fibrina e globuli rossi.
La trombosi venosa profonda è un fenomeno da non sottovalutare poiché può sfociare in una serie di rischi per la salute, in quanto il trombo potrebbe separarsi e raggiungere il circolo polmonare portando alla morte per embolia polmonare, ossia occlusione del circolo polmonare.
In seguito alla formazione di una trombosi venosa profonda è possibile assistere ai seguenti fenomeni:
- non avviene la ricanalizzazione del trombo, quindi può insorgere una condizione ostruttiva;
- si verifica una ricanalizzazione del trombo con il rischio però di un danno valvolare che porta il sangue a refluire nel sistema venoso profondo;
- sviluppo di diverse sintomatalogie che portano a stati trombotici e valvolari.
Tutte queste patologie possono essere considerate nel tempo come sindrome post-flebitica o trombotica.
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Come prevenire le vene varicose
Le vene varicose si possono trattare e curare con vari metodi. Nei casi più gravi si interviene con l’intervento chirurgico o trattamenti mini-invasivi. Ma nei casi meno gravi si possono adottare tutta una serie di misure preventive come evitare di stare tante ore in piedi, evitare scarpe con tacchi alti, dimagrire e fare attività fisica, e adottare un’alimentazione sana ed equilibrata.
Quando anche questo non sia sufficiente è possibile allora assumere degli integratori alimentari come Varilux Premium, appositamente studiati per alleviare i sintomi e contrastare la formazione delle vene varicose. Questi sono prodotti assolutamente sicuri e privi di controindicazioni, anche se bisogna precisare che da soli fanno bene poco (se non si seguono le buone abitudini di cui sopra) e poi sapere che le vene varicose si possono solamente trattare e monitorare. Un altro rimedio molto utilizzato sono le calze elastiche come puoi leggere qui. In tutto ciò la cosa fondamentale da fare in questo caso è una corretta diagnosi da parte di uno specialista.
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