Vene varicose: Cause, Sintomi e Rimedi

Che cosa sono le vene varicose
Le vene varicose, che costituiscono un disturbo piuttosto comune nella terza età, si presentano come anomale dilatazioni dei vasi venosi che assumono un aspetto sacculare. La sede di tali fenomeni sono principalmente localizzate negli arti inferiori, dove a livello dei polpacci i vasi mostrano una struttura tortuosa, denominata “a gomitolo”.
Si tratta di un problema non soltanto di natura estetica, ma anche funzionale poiché la circolazione viene notevolmente alterata e il ritorno del sangue verso il cuore diventa più lento e difficoltoso
Struttura delle vene
La parete delle vene è formata da tre strati, che sono:
- tonaca intima: che è la più interna e direttamente a contatto col sangue e che è costituita da un solo strato di cellule epiteliali particolarmente appiattite (endotelio);
- tonaca media: che si trova nel mezzo e che è formata da cellule muscolari;
- tonaca avventizia: che è quella più esterna ed è costituita da tessuto connettivale contenente elastina e collagene.
All’interno di questi vasi sono presenti speciali valvole, il cui funzionamento contribuisce a spingere il flusso sanguigno verso il cuore; il loro malfunzionamento è una delle cause principali dell’insorgenza delle varici.
Differenza tra vene sane e vene varicose
Classificazione delle vene varicose
In base al calibro delle vene, i disturbi che ne derivano sono di differente intensità e pertanto influenzano in maniera diversa la circolazione.
Dal punto di vista anatomico, le vene varicose si distinguono in varie classi, che sono:
- varici tronculari: che coinvolgono i vasi più grossi, come i rami delle safene;
- varici reticolari: che interessano i rami più piccoli che si riversano nelle safene;
- microvarici: meglio conosciute come teleangectasie, che si manifestano con dilatazioni delle venule.
Dal punto di vista clinico invece le vene varicose possono essere classificate in:
- primitive: se non è possibile identificare una precisa causa;
- secondarie: se derivano da patologie pregresse, come episodi di trombosi.
Cause delle vene varicose
La causa principale che porta allo sviluppo di questo disturbo è collegata alla postura, poiché durante la stazione eretta, si verifica un notevole incremento della pressione venosa, con conseguente ristagno del sangue. Questa condizione predispone alla comparsa di edemi e rigonfiamento degli arti inferiori, soprattutto a livello delle caviglie.
Il meccanismo d’azione che sta alla base di tali fenomeni si collega alla dilatazione della tonaca muscolare dei vasi che, in seguito ad anomale stimolazioni, si rilassano e non sono più in grado di garantire un flusso sanguigno fisiologico.
Chi sono i soggetti maggiormente coinvolti
Particolarmente frequenti nelle donne per l’influenza che gli ormoni estrogeni manifestano sulla funzionalità delle vene, le varici insorgono con maggiore frequenza in soggetti tendenzialmente obesi.
Il sesso femminile è predisposto per natura allo sviluppo di questo disturbo in quanto gli estrogeni partecipano al controllo sul fisiologico svolgimento della circolazione. Si può affermare che la stasi venosa, tipica delle vene varicose, consiste in un ristagno di sangue provocato da un’aumentata pressione venosa distale.
Come conseguenza di tale ristagno si determina un’infiammazione venosa con frequente indurimento della parete vasale, che spesso mostra fenomeni di fibrosi sottocutanea.
Ipotesi sulla genesi delle varici
Anche se non è stata ancora definita con certezza l’eziologia di questa malattia, attualmente esistono due ipotesi accreditate, che sono:
- degenerazione valvolare: che spiegherebbe perché le valvole venose che non funzionano correttamente favoriscono l’accumulo di sangue nelle parti declivi del corpo;
- degenerazione parietale: secondo cui le vene perderebbero quasi del tutto la capacità di contrarsi, alterando la circolazione.
Oltre alle cause appena elencate, esistono dei fattori predisponenti come l’età, che contribuiscono a facilitare l’insorgenza delle varici, in particolare negli over-50, quando le prestazioni delle pareti vasali sono peggiori.
La stitichezza cronica ostacola il ritorno venoso verso il cuore da parte degli arti inferiori, dove la massa fecale ristagnante tende a impedire il flusso circolatorio.
Una deficienza della pompa muscolare impedisce alle vene di contrarsi e quindi di spingere il sangue verso il cuore.
Anche alterazioni congenite della struttura anatomica dei vasi venosi possono ostacolare il corretto svolgimento del flusso circolatorio, come succede in pazienti affetti da anomalie anatomiche dei vasi sanguigni.
Quali sono i sintomi delle vene varicose
Fino al momento in cui non subentrano le prime manifestazioni edematose, con evidente ristagno del sangue, di solito le vene varicose non manifestano nessun sintomo.
Soltanto a questo punto il paziente avverte un’indistinta sensazione di pesantezza all’arto, che spesso si accompagna a calore, arrossamento e visibilità del vaso che tende ad affiorare in superficie. In alcune condizioni, tale disturbo è associato a prurito e bruciore.
Quando le varici sono di notevole intensità spesso sono accompagnate da eczemi e dermatiti, con arrossamenti cutanei che possono aggravarsi progressivamente fino a ulcerarsi. In caso di lesioni sanguinanti del genere è sempre necessario procedere a fasciare l’arto per evitare lo sviluppo di infezioni. In altre condizioni è possibile l’insorgenza di una flebite superficiale.
Il tipico quadro sintomatologico comprende:
- sensazione di pesantezza alle gambe;
- comparsa di vene molto visibili che sporgono sulla pelle;
- evidente ingrossamento dei vasi venosi;
- dolore crampiforme alle gambe;
- ipertermia nelle aree circostanti alle varici;
- prurito intenso e continuativo;
- comparsa di edemi sparsi.
Quali sono i rimedi per le vene varicose
I trattamenti curativi per le vene varicose sono di 3 tipi, e precisamente:
- conservativi: che prevedono l’assunzione di specifici farmaci oppure l’impiego delle calze elastiche, in grado di realizzare una terapia elasto-compressiva;
- ablativi mini-invasivi: che consistono nella sclero-terapia o in interventi con radiofrequenza e con onde laser;
- invasivi: che si realizzano con veri e propri interventi chirurgici di tipo asportativo o conservativo.
Per ottenere risultati soddisfacenti è sempre opportuno effettuare più trattamenti contemporanei, a cui associare l’adozione di adeguate norme igieniche. I medicinali che trovano maggiore impiego sono i preparati profibrinolitici in associazione agli antinfiammatori, oppure integratori alimentari abbinata sempre insieme alle calze elastiche graduate.
L’importanza della prevenzione
Ricordiamo che nel caso delle vene varicose la prevenzione è molto importante. A tal proposito assieme all’utilizzo di integratori alimentari come Varicorin che con i suoi principi attivi e naturali migliorano il flusso sanguigno è opportuno adottare un’alimentazione corretta e praticare sport. Muovere gli arti inferiori è infatti un ottimo rimedio per evitare il ristagno di sangue e l’insorgenza delle varici.
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