Vene varicose uomo: quando occorre preoccuparsi

Vene varicose uomo: quando occorre preoccuparsi

vene varicose uomo

Chi ha detto che le vene varicose sono un problema esclusivamente femminile? Anche se questo disturbo interessa maggiormente le donne, come possiamo vedere, anche gli uomini possono soffrire di questa patologia agli arti inferiori.

Cosa sono le vene varicose

Le vene varicose, conosciute anche con il nome di “varici”, consistono in dilatazioni dei vasi venosi che assumono un aspetto tortuoso e sacculare, soprattutto a livello degli arti inferiori. La loro epidemiologia è più frequente nelle donne (2,2%) ma in netto aumento anche nella popolazione maschile (1,1%), con una maggiore incidenza dopo i cinquant’anni di età. Questo disturbo non ha soltanto un significato estetico ma anche funzionale, poiché provoca un rallentamento della circolazione sanguigna e una minore ossigenazione dei tessuti. Le varici si presentano come vasi dilatati di colore viola scuro, di solito ingrossati e nodosi, che sporgono dalla pelle e che provocano un rialzo termico dei tessuti circostanti.

tipologie vene varicose

Vene varicose: Cause principali

I fattori responsabili dell’insorgenza di questo disturbo sono i seguenti:

  • difficoltà del ritorno venoso verso il cuore;
  • inefficienza della pompa muscolare;
  • sovrappeso e obesità;
  • problemi all’alvo intestinale con stitichezza occasionale o cronica;
  • attività professionale in ortostatismo (stazione eretta mantenuta per molte ore);
  • permanenza in ambienti surriscaldati, che favoriscono la vasodilatazione;
  • alterazioni morfologiche congenite delle vene;
  • invecchiamento (solitamente inteso come età superiore ai cinquant’anni);
  • tendenza all’ipertensione;
  • anomalie posturali, causate da un errato appoggio plantare;
  • predisposizione genetica;
  • indebolimento delle valvole causato dall’avanzare dell’età;
  • utilizzo di calzature scomode e di una misura non adeguata;
  • patologie croniche;
  • utilizzo di terapie farmacologiche prolungate.

La causa che influisce maggiormente sulla genesi delle varici è la posizione del corpo, dato che durante la stazione eretta, soprattutto se prolungata, si determina un aumento di pressione venosa che provoca la stasi del sangue spesso accompagnata da edemi a carico di caviglie e piedi.

Il sovrappeso contribuisce a comprimere la muscolatura delle pareti venose creando un ulteriore ostacolo al ritorno del sangue verso il cuore. Anche se non sono stati ancora definiti con precisione i reali fattori eziologici delle vene varicose nell’uomo, sembra che anche l’anatomia delle valvole a nido di rondine (localizzate all’interno dei vasi venosi) peggiori questo problema. La struttura delle pareti venose dei soggetti affetti da varici contiene una minore quantità di elastina e collagene, elementi indispensabili per assicurare un adeguato ritorno del sangue verso il cuore.

Quali sono i principali sintomi

Nella maggior parte dei casi, le vene varicose rimangono asintomatiche fino a che non insorgono fenomeni di stasi venosa accompagnati dalla formazione di edemi: soltanto in questa fase il paziente avverte un progressivo senso di pesantezza all’arto e un rigonfiamento perimalleolare.

In corrispondenza dei vasi estroflessi, la cute presenta fenomeni di ipertermia, spesso peggiorati da una forte sensazione di bruciore e prurito. In casi estremi può insorgere dolore intermittente seguito da crampi alla muscolatura degli arti inferiori; possono osservarsi inoltre alterazioni cutanee come eczemi, dermatiti e ulcere varicose con tendenza al sanguinamento.

Consigli per prevenire e curare le vene varicose nell’uomo

Per prevenire le vene varicose nell’uomo è necessario innanzitutto evitare l’aumento di peso, che è uno dei principali fattori predisponenti di questo disturbo. Anche le calze elastiche sono considerate un supporto estremamente efficace per rallentare l’evoluzione delle varici, evitando l’ipertensione venosa.

Chi mostra una tendenza a sviluppare un simile disturbo, dovrebbe mantenere le gambe sollevate sopra al livello del cuore, in posizione supina, per ottimizzare il flusso sanguigno e il ritorno ematico verso il cuore.

Chi svolge attività che richiedono il mantenimento della postura eretta per molte ore, può effettuare semplici esercizi di ginnastica muscolare per conservare l’attività delle miocellule dei polpacci e favorire in questo modo la circolazione sanguigna.

Lo stile di vita incide notevolmente sulla genesi di questo disturbo, che viene contrastato da una regolare pratica sportiva e da una corretta posizione anatomica durante il riposo notturno.

Rimedi naturali per le vene varicose nell’uomo

Il settore fitoterapico offre numerosi e validi rimedi naturali formulati con fitocomplessi vegetali ad azione protettiva e capillarotropa. Tra questi, i più utilizzati sono:

  • Ruscus, che è il comune pungitopo, un vegetale dotato di eccellenti proprietà anti-edemigene, antinfiammatorie e vasoprotettive;
  • Ippocastano, che garantisce il miglioramento della resistenza capillare favorendo il drenaggio linfatico e limitando la permeabilità dei piccoli vasi venosi;
  • Vite rossa, i cui principi attivi svolgono azioni flebotoniche, antiossidanti, antinfiammatorie e capillaroprotettive;
  • Centella asiatica, che stimola il microcircolo, migliorando anche la circolazione venosa;
  • Calendula, che svolge un’attività astringente, rinfrescante e drenante;
  • Aceto di mele, che può essere utilizzato per uso topico mediante massaggi sulle zone interessate.

Terapie per curare le vene varicose nell’uomo

Quando le vene varicose nell’uomo si mostrano particolarmente gravi, è necessario ricorrere ad alcuni interventi terapeutici, tra cui:

  • chirurgia laser, che consente l’asportazione delle vene varicose conseguente alla modificazione del flusso sanguigno tramite la luce laser;
  • radiofrequenza, che si concentra prevalentemente sulla safena mediante l’inserimento di un piccolo catetere che trasmette una radiofrequenza utile per restringere il calibro vasale;
  • chirurgia classica, che prevede l’asportazione totale della vena coinvolta, con deviazione del flusso sanguigno a livello dei vasi circostanti.

Come curare le varici

Solitamente accompagnate da insufficienza venosa, le varici devono essere curate tempestivamente per evitare l’insorgenza di complicazioni, rappresentate soprattutto da trombosi dei vasi profondi. Dal punto di vista farmacologico, è possibile utilizzare farmaci flebotonici il cui ruolo è quello di potenziare il tono della parete venosa, riducendo nello stesso tempo la sensazione di pesantezza e di dolore alle gambe. Anche i rimedi pro-fibrinolitici, che sciolgono gli accumuli di fibrina raccolti nelle dilatazioni sacculari venose, possono essere di grande aiuto per migliorare i sintomi.

In alcuni casi può essere indicata l’iniezione di sostanze sclerosanti (scleroterapia), che provocano una fibrosi della parete venosa deviando il sangue verso le vene sane. I farmaci anticoagulanti per applicazione topica (sotto forma di unguenti, lozioni o pomate) possono migliorare la circolazione minimizzando la formazione di varici.

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